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L’Ombrone a Monte Antico
Visualizza operaIl prediletto paesaggio fluviale compone una visione equilibrata e armoniosa memore della poetica lezione di Corot: il fiume Ombrone era caro al Granchi dagli anni
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Il castello di Arcidosso al tramonto
Visualizza operaL’intonazione rosa-arancio che illumina il cielo si riverbera sul paesaggio amiatino e avvolge in una calda atmosfera la severa struttura del castello alto sul colle.
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Lungo l’Ente. Il ponte sotto Montegiovi
Visualizza operaI paesaggi fluviali sono tra i prediletti del pittore, emozionato dal rapido correre dei torrenti montani tra grossi massi e fresche rive ombrose. In questo
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Luci e ombre tra i castagni (Amiata)
Visualizza operaLa luce estiva filtra attraverso le chiome folte dei castagni che ombreggiano il declivio: il variare dei verdi crea un’atmosfera fresca in cui si muovono,
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Gli olivi di Seggiano
Visualizza operaIl pittore amava passeggiare nella zona amiatina alla ricerca di vedute a lui consentanee; si fermava, allora, e dipingeva sul cavalletto dal vero fissando sulla
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Paesaggio. Dintorni di Grosseto
Visualizza operaStudio preparatorio L’attitudine alla fotografia del pittore è evidente in questo paesaggio visto con ampia inquadratura e costruito con sintesi formale e cromatica ad evidenziarne
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La cava di Roselle
Visualizza operaStudio preparatorio Lo studio presenta già la completezza disegnativa e cromatica propria dell’opera finita. Gentili applica il colore a grandi zone, come ad inserire tessere
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Draga sull’Ombrone
Visualizza operaStudio preparatorio Il pittore propone qui la sua particolare predilezione per gli aspetti di modernità agricola presenti nel territorio maremmano, orgoglioso simbolo dell’affrancamento dalla precedente
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Piazza del Mercato
Visualizza operaLa scena di mercato appare elaborata da una fotografia scattata con l’ausilio di un grandangolo: il pittore usava spesso le istantanee che, ingrandite e quadrettate
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Periferia
Visualizza operaNelle opere del Gentili la modernità tecnologica è inserita nella storia e nella natura senza contrasti, in una visione positiva del progresso industriale tipica del
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Santa Fiora. La peschiera
Visualizza operaIn quest’opera giovanile il pittore crea un gioco di specchi estraniante, a rendere la sua percezione intellettuale del visibile: il cielo è in basso, riflesso
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Veduta di Orbetello
Visualizza operaNegli anni Quaranta Memo Vagaggini abbandona il suo mondo ideale di geometrica perfezione e introduce nella pittura il divenire del tempo: le superfici si increspano,
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Castiglione della Pescaia
Visualizza operaLa riva assolata e deserta si stende riarsa sotto un cielo cristallino reso quasi incolore dalla calura solare; lo sguardo del pittore pone al centro
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Padule
Visualizza operaNegli anni Trenta il pittore adotta un azzurro tutto suo, luminoso e astratto: la visione è limpida, cristallina, misurata dall’occhio e dalla mente a comporre
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Autoritratto
Visualizza operaIl grande dipinto prende spunto da una fotografia del pittore sulla spiaggia, che venne utilizzata come traccia disegnativa in un dipinto del 1934 in cui
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Manciano, panorama
Visualizza operaIl paese di Manciano sullo sfondo perde la sua identità urbana per divenire un solido irregolare costruito con mattoni intonati a suggerire una struttura compatta
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Oliveta
Visualizza operaLa chiarità della cromia propone la felicità del pittore nel ritrarre la serena armonia creatasi tra il colore argenteo degli olivi, il verde acidulo del
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Querceta
Visualizza operaLe nubi si addensano, messaggere di pioggia, sulle querce spoglie, in livrea invernale: l’aria è fredda e soltanto il verde tenero dell’erba evoca il rinascere
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Raccoglitrice di olive
Visualizza operaLa tecnica dell’acquerello è scelta dal pittore per realizzare un’opera di particolare luminosità e leggerezza cromatica, così da rendere visibile l’armonia dell’esistenza e il rapporto
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Campo di grano
Visualizza operaDopo aver affrontato con piglio realista le tematiche sociali, dal 1930 il Pascucci si ritira a Manciano, suo paese natio, e si dedica alla pittura
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Veduta verso Montalto da Casa Aldi
Visualizza operaStudio di cielo e di effetti luminosi che rimanda agli esempi di Valenciennes e di Corot e ricorda l’importanza che ebbe per l’Aldi il soggiorno
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Collina con olivi
Visualizza operaLa pennellata dell’Aldi diventa quasi impressionistica in questo piccolo bozzetto dipinto velocemente dal vero sotto l’urgenza dell’emozione provata al risveglio primaverile dei campi. Opera tarda
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Muro bianco
Visualizza operaIl muro intonacato biancheggia sotto il sole e nette appaiono le ombre sul sentiero: l’inquadratura ricorda curiosamente In vedetta di Giovanni Fattori, e alla tecnica
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Paesaggio
Visualizza operaEseguito dal vero nella campagna intorno a Manciano, paese natio dell’artista, il paesaggio fluviale comunica l’attenzione affettuosa con cui egli guardava la sua terra: l’iniziale
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Bosco
Visualizza operaIn questo disegno l’Aldi mostra le sue notevoli doti nel realizzare con pochi segni vibranti la luminosità del bosco quando il fremito primaverile pervade gli
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Figure lungo le mura
Visualizza operaIl pittore rielabora spunti tratti dal vero per costruire il bozzetto di una scena storica di difficile lettura: le figure presenti, infatti, indossano abiti di
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Marina
Visualizza operaLo studio del mare aperto collega la tavoletta all’ elaborazione del dipinto I funerali di Pompeo Magno, presentato dall’Aldi all’Esposizione Artistica di Torino del 1881,
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Marina
Visualizza operaDi particolare luminosità, il dipinto presenta la serena contemplazione di un angolo di costa utilizzato per la pesca ma anche attrezzato per la sosta di
Esposizione Piano +1
