Polo Culturale Pietro Aldi

La volontà di conservazione del patrimonio culturale locale – che mosse la Banca di Credito Cooperativo di Saturnia all’acquisto delle opere di Pietro Aldi e di Paride Pascucci negli anni Novanta del secolo scorso – si è affinata ed elevata nel tempo anche attraverso i recenti mutamenti istituzionali che hanno intrecciato le sorti con altre realtà maremmane: dapprima la fusione con la Banca di Credito Cooperativo della Costa d’Argento – con incremento della collezione e del restauro – poi la nascita dell’attuale Banca TEMA (Terre Etrusche e di Maremma).

L’apertura della Pinacoteca “Pietro Aldi” nei locali adiacenti alla filiale di Saturnia fu nel 1999 la prima esperienza dedicata alla fruizione pubbli- ca della raccolta: un accurato allestimento d’ispirazione ottocentesca – rea- lizzato dallo Studio Granchi – esponeva una selezione di opere in ambien- ti che richiamavano assai da vicino la casa Aldi. Contestualmente fu dato alle stampe un prestigioso catalogo scientifico che con il contributo di apprezzati studiosi approfondiva molti aspetti della vita e della produzione del pittore mancianese (Pietro Aldi, La Collezione della Banca di Credito Cooperativo di Saturnia, a cura di C. Gnoni Mavarelli, Firenze, 1999).

Da allora la politica culturale dell’istituto ha proseguito un’attenta cam- pagna di acquisti e, parallelamente, di curati restauri che – oltre a recuperare e conservare materialmente le opere – hanno permesso di acquisire molte informazioni sulla produzione aldiana e sulle vicende successive allo smembramento della raccolta di famiglia nell’avita casa mancianese.

Divenuti poi disponibili più ampi e adeguati locali nella ex sede della Banca di Credito Cooperativo di Saturnia, nel 2013 è maturata la volontà di creare per la collezione, nel frattempo accresciuta, un nuovo spazio espositivo che fosse capace anche di aprirsi ad altre opportunità culturali. Così, interpretando le richieste del Consiglio d’Amministrazione della Banca e le opportunità offerte sia dalla collezione che dal conte- sto, un composito gruppo di professionisti ha elaborato il progetto del centro culturale per Saturnia.

Recuperando il lavoro pregresso e contemperando nuove esigenze tec- niche e museologiche, le complementari professionalità coinvolte nella progettazione (dall’ingegnere all’architetto, dallo storico dell’arte al museologo, al restauratore, all’esperto di didattica museale) hanno ela- borato un’idea di percorso che mira a promuovere la conoscenza della collezione e, attraverso questa, a evidenziare legami sia con la storia e l’ambiente della Maremma – di cui la stessa Banca è testimone – sia con un contesto culturale più ampio. Per questo scopo, del resto, è esemplar- mente efficace la figura stessa di Pietro Aldi, perché la sua vicenda arti- stica e biografica suggerisce e ispira tanti collegamenti sia con la terra natia che con il panorama artistico nazionale.

Infatti, sebbene il pittore – nella pur breve vita – abbia trascorso a parti- re dall’adolescenza lunghi periodi di studio e di formazione lontano dalla casa paterna, lì ritornava frequentemente e volentieri, come testimoniano le opere realizzate in Maremma e molti soggetti, tra paesaggi e ritratti di compaesani, che talora vanno a popolare anche le rappresentazioni a tema storico. D’altra parte Aldi si affacciò all’ambiente artistico nazionale già frequentando l’Istituto d’Arte di Siena in quella straordinaria e prolifica stagione che fiorì sotto la direzione di Luigi Mussini e formò una nutrita leva di artisti di rilievo. Inoltre, grazie ai soggiorni di studio di cui beneficò tramite l’alunnato Biringucci e, in particolare, grazie al periodo trascorso a Roma e alla vicinanza di Cesare Maccari, ebbe modo anche di aprirsi a nuove tendenze che maturavano nell’ambiente artistico della capitale.

Perciò rivitalizzando gli stessi legami espressi da Pietro Aldi, individuo e artista, e dalla scuola pittorica cui partecipò, è obiettivo del nuovo Polo Culturale, già dalla progettazione, la ricerca di apertura verso orizzonti più ampi della produzione artistica aldiana, da una parte verso espressio- ni della cultura, della storia e dell’economia locali e dall’altra verso il contesto nazionale e internazionale.

In questa ottica l’edificio è funzionalmente diviso tra piano terra e primo piano. Davanti all’ingresso, al piano terreno, un ambiente diretta- mente affacciato sulla piazza ha lo scopo di presentare diverse realtà produttive – raccolte nel consorzio L’altra Maremma – che esprimono la natura del territorio. La contigua biblioteca per bambini, già dotata di ampia scelta di testi, è anche spazio dedicato ad attività ludiche e didat- tiche. L’ultimo vano introduce invece all’esposizione della collezione della Banca, che occupa tutto il piano superiore. Qui il percorso estre- mamente pulito e continuo presenta una scelta – facilmente integrabile e modificabile – di circa quaranta opere di Pietro Aldi (in maggioranza oli su tela), fra le oltre duecento acquisite negli anni dalla Banca. Le opere sono raccolte intorno ai grandi temi sui quali si sviluppò la produzione del pittore, dalla storia ai ritratti, dai paesaggi agli studi e ai bozzetti.

Marco Firmati

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